Patrimonio dell'Umanità a Guimarães
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Il Comitato del Patrimonio Mondiale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) ha approvato martedì 19 settembre l'estensione del sito Patrimonio dell'Umanità di Guimarães, come confermato dal Comune a Lusa.

La proposta aveva già ricevuto parere favorevole alla riclassificazione e ha visto confermato martedì l'ampliamento dell'area del Patrimonio Mondiale.

La proposta del Comune di Guimarães era quella di "raddoppiare l'area del sito Patrimonio, iscrivendo la Zona de Couros nell'elenco indicativo per ottenere lo status di Patrimonio dell'Umanità", come si legge in un comunicato emesso dal comune nel 2015.

"Se la richiesta avrà successo, la zona di protezione sarà cinque volte più grande di quella attuale, creando una zona cuscinetto dalla cima del monte Penha, dove scorre il ruscello Couros, fino a Veiga de Creixomil, la foce dei corsi d'acqua," testo detto all'epoca.

In un altro documento, il consiglio comunale di Braga ha sottolineato che "l'area classificata ora proposta dà un nuovo significato alla lettura del "Centro Storico di Guimarães", incorporando gli spazi di lavoro primitivi nella comprensione della sua genesi e del suo sviluppo".

"Fino alla candidatura si consolidava l'idea che la genesi di Guimarães fosse bipolare: attorno alla Collegiata di Nostra Signora dell'Ulivo e attorno al Castello, in altura. Oggi sappiamo che l'attività conciaria si svolgeva nella parte inferiore livello (certamente tra molti altri) e, in questo senso, una nozione di città medievale sarebbe incompleta senza la comprensione di queste interrelazioni", si legge nel testo.

La Câmara de Guimarães aggiunge: "Quello che vediamo oggi a Couros è il risultato dello sviluppo dell'industria negli ultimi 100-200 anni, sovrapponendosi, per esigenze funzionali e produttive, agli edifici preesistenti. Documentariamente, già nel XII secolo, il fiume viene chiamato 'Rio de Couros'. Ma sembra sempre più certo che la genesi di questa attività in questo luogo sia molto più remota, considerando ad esempio i riferimenti al commercio nel testamento di Mumadona Dias (959)".

Il Centro Storico di Guimarães è classificato Patrimonio dell'Umanità dal 2001.

Guimarães rafforza la sua posizione di città dal "patrimonio preservato"

Per il sindaco Domingos Bragança, la proroga approvata martedì "afferma Guimarães come una città dal patrimonio preservato e godibile".

In un comunicato inviato a Lusa, il sindaco ha sottolineato che, con l'ampliamento approvato, l'UNESCO "attesta l'importanza dell'area del Couros come uno dei nuclei fondamentali per la costituzione del comune Vimaranense".

Nel corso della 45a Sessione Estesa del Comitato del Patrimonio Mondiale ha esaminato e votato 24 candidature per l'anno 2022 e 26 candidature per l'anno 2023, suddivise nelle categorie patrimonio culturale, patrimonio naturale, patrimonio misto e modifiche significative ai confini della classificazione, con Guimarães che rientra in quest'ultima categoria.

"I 19,4 ettari finora classificati Patrimonio dell'Umanità sono stati estesi a un'area di 38,4 ettari, che ora comprende il complesso noto come 'Zona de Couros' (Zona del cuoio), relativo all'area manifatturiera conciaria lungo il Rio de Couros. Anche l'area circostante, che protegge la zona classificata, è stata estesa a 129,3 ettari (la precedente area copriva 99,2 ettari)", si legge nello stesso comunicato stampa.

Domingos Bragança ritiene che l'ampliamento del sito patrimonio dell'umanità di Guimarães "contribuisca in modo significativo ad aumentare la visibilità interna ed esterna della città e del Portogallo".