Il bilancio portoghese per il 2020 afferma che oltre alla registrazione alla SIAC, gli animali dovranno presto ottenere una licenza dai consigli locali.
New legislation for pet owners in Portugal / Tran Mau Tri Tam on Unsplash
New legislation for pet owners in Portugal / Tran Mau Tri Tam on Unsplash

I proprietari di animali domestici, che dal 25 ottobre 2019 sono obbligati a registrare i loro cani, gatti e persino furetti nel nuovo Database per animali domestici ("SIAC - Sistema de Informação de Animais de Companhia"), oltre a inserire il microchip, dovranno presto richiedere una licenza annuale al corrispondente consiglio locale, noto come parrocchia civile. Se è la prima volta che si richiede una licenza o se si porta il proprio animale domestico in Portogallo, la licenza deve essere richiesta entro 30 giorni dalla rispettiva registrazione nel Database informativo per animali domestici. In totale, i proprietari di animali domestici dovranno presto pagare due tasse. 

Secondo il quotidiano portoghese Jornal de Negócios, si tratta di una proposta di modifica del bilancio dello Stato per il 2020 (OE2020) presentata dal Partito Socialista Portoghese (PS) con l'obiettivo di risolvere un attuale disaccordo tra la Direzione Generale per l'Alimentazione e la Veterinaria (DGAV) e la Direzione Generale degli Enti Locali (DGAL).

Secondo la pubblicazione, la DGAV, parte del Ministero dell'Agricoltura, ha capito che gli animali domestici devono essere registrati solo nella Banca dati di informazione sugli animali domestici (SIAC), ma la DGAL, parte del Ministero dell'Amministrazione interna, ritiene che la precedente legislazione, in cui gli animali domestici dovevano essere autorizzati presso le parrocchie civili, debba essere mantenuta. I socialisti, con questa proposta, vogliono quindi mantenere entrambe le idee. 

Per il vicepresidente del Partito socialista, João Paulo Correia, il problema è che la legge in questione "ha introdotto cambiamenti che hanno causato confusione". "In precedenza la concessione di licenze per gli animali da parte dei consigli locali era stata rimossa, violando la legge delle autorità locali dove ci si aspetta che questa licenza sia effettivamente di competenza dei consigli", ha detto. Ma poiché un decreto legge non può cambiare una legge, che ha un valore maggiore, il Partito socialista sta ora procedendo con questo chiarimento nella legislazione.

I veterinari ritengono che la proposta di emendamento al bilancio dello Stato "complicherà ciò che è stato semplificato". Secondo Bruno Rolo dell'Unione Nazionale dei Medici Veterinari (VMNV), il partito chiede ancora una volta "una licenza che non è più nemmeno necessaria ai fini del controllo sanitario" e che "costringerà le persone a pagare due tasse, e quella della licenza del consiglio di amministrazione è solo per la circolazione negli spazi pubblici". Afferma che si tratta anche di una misura che potrebbe "scoraggiare la gente dall'avere animali domestici".

Articolo visto su: Cães e gatos: donos obrigados a pagar duas vezes (Jornal de negócios)