Nel 2020, il 25,2% della popolazione viveva in case con tetti che perdevano acqua o con pavimenti e infissi marci.
Condizioni di vita Portogallo
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Il Portogallo è il 2° Paese dell'Unione Europea (UE) con la più alta percentuale di persone che vivono in case in cattive condizioni, come tetti che perdono acqua, muri umidi o con pavimenti e infissi marci, secondo i dati diffusi da Pordata. Nel 2020 un quarto della popolazione (25,2%) viveva in questo tipo di abitazioni. Ecco di seguito tutti i dettagli.

Il Portogallo è al di sopra della media europea, che nel 2020 era di circa il 14,8%. I dati di Pordata mostrano che la percentuale di persone che vivono in case che presentano cattive condizioni è aumentata del 4,9% negli ultimi 16 anni. Nel 2004 infatti questa cifra era del 20,4%.

Il primo posto nella classifica europea è occupato da Cipro, dove il 39,1% della popolazione vive in abitazioni in condizioni precarie. Al terzo posto, dietro al Portogallo, c'è la Slovenia (20,8%), seguita da Ungheria (20,4%) e Spagna (19,7%).

I paesi in cui le persone vivono meglio sono Finlandia, dove solo il 4,5% della popolazione vive in case in cattive condizioni, Slovacchia (4,9%), Polonia (6%), Malta (6,1%) e Repubblica Ceca (6,8%).

Nel 2021 oltre un milione di persone in Portogallo viveva in case sovraffollate

Anche la percentuale di persone che vivono in condizioni di sovraffollamento negli ultimi anni è aumentata. Un recente studio dell'Istituto nazionale di statistica (INE), ha indicato che nel 2021, nel mezzo della pandemia di COVID-19, il 10,6% delle persone viveva in condizioni abitative insufficienti in Portogallo, essendo questo il valore più alto degli ultimi tre anni: 9,6% nel 2018, 9,5% nel 2019 e 9,0% nel 2020.

Secondo INE, vivere in alloggi sovraffollati era, nel 2021, una condizione che ha colpito principalmente le famiglie a rischio di povertà (18,8%) e le famiglie che vivono in aree densamente popolate (13,2%).